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NUTRIZIONE
ENTERALE CHETOGENA
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NEC, di cosa si tratta?
Non è sicuramente una dieta! |
Si tratta di
una terapia medica che ha lo scopo di ridurre la massa
grassa in eccesso basato sul digiuno protratto con somministrazione
continua tramite sondino delle proteine contenenti gli aminoacidi
essenziali per il fabbisogno giornaliero, in modo da non costringere
l’organismo a attingere alla massa magra per il suo
fabbisogno
energetico.
Con la nutrizione enterale proteica l’organismo in assenza di
sostanze energetiche primarie come carboidrati e grassi è
costretto ad attivare una via metabolica di riserva che provoca la
formazione di sostanze denominate corpi chetonici.
Nella prima fase del digiuno, l’organismo attinge rapidamente
alle riserve energetiche contenute nei muscoli sottoforma di glicogeno
il quale viene rapidamente trasformato in glucosio; ma queste riserve
sono molto limitate, solo 1600 Kcal.
A questo punto
l’organismo è costretto ad attingere ad una nuova
via
metabolica che sfrutta la trasformazione delle proteine in glucosio,
solo successivamente si rivolge al consumo dei grassi. E’,
infatti, molto più facile trasformare le proteine in
glucosio
che non i grassi in glucosio.
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La lipolisi, o liberazione dei grassi dalle
cellule adipose con la
conseguente trasformazione dei grassi in glucosio, è,
infatti,
un processo più complicato alla fine del quale si ha la
formazione dei cosiddetti corpi chetonici che, come vedremo, hanno un
ruolo importantissimo durante il digiuno.
La lipolisi si attiva quando, in mancanza di glucosio,
l’insulina, che abitualmente stimola
l’immagazzinamento dei
grassi nelle cellule del tessuto adiposo facendo entrare lo zucchero
nella cellula e trasformandolo in grasso, si abbassa (questo meccanismo
di abbassamento dell’insulina è secondo il prof.
Blackburn
l’elemento vincente) e fa aumentare il livello del glucagone
e
del GH, l’ormone della crescita, che stimolano invece la
liberazione dei grassi. Una volta attivata, la lipolisi si conclude,
come abbiamo detto, con la
formazione dei corpi chetonici la cui presenza nell’organismo
è la conseguenza fisiologica proprio della mancanza di
glucosio.
In questa situazione, infatti, i grassi che sono bruciati per produrre
energia, vengono bruciati in modo incompleto. |
L’Acetil-CoA,
che è il prodotto finale della
combustione
attivata con la lipolisi, non trova, infatti, sufficiente ossalacetato,
prodotto derivato invece dalla glicolisi, per entrare insieme nel Ciclo
di Krebs, il più efficiente e completo processo biochimico
da
cui l’organismo ricava energia per la sua sopravvivenza.
Le molecole
di Acetil-CoA che si formano in eccesso per la forzata
lipolisi e che non riescono ad entrare nel ciclo di Krebs per la
mancanza di glucosio, si uniscono quindi insieme e formano i corpi
chetonici.
Dalla
successiva condensazione di due molecole di Aetil-CoA si forma
l'acido acetacetico. Questo si trasforma, in massima parte, in acetone
ed acido beta-idrossi-butirrico. Questi tre composti vengono
denominati: corpi chetonici. L’acido acetacetico ed
il
3-beta-idrossi-butirrico sono eliminati con le urine alle quali
conferiscono il caratteristico odore e sono responsabili della
colorazione del Ketur stick; l’acetone invece viene eliminato
attraverso i polmoni con l’alito ed il sudore conferendogli
l’odore tipico.
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La corretta funzionalità pancreatica,
caratteristica del
paziente non diabetico, permetterà la successiva
riconversione,
in presenza di minime concentrazioni d'insulina, dei corpi chetonici in
Acetil-CoA e la loro successiva metabolizzazione.
Significativamente viene prodotta una quantità di corpi
chetonici di circa 150 gr. al giorno, la stessa quantità di
glucosio che serve al cervello in condizioni normali.
La formazione dei corpi chetonici nel digiuno proteico riveste numerosi
vantaggi:
- forniscono il 25% dell'energia che richiede l'organismo nel corso del
digiuno proteico;
- facilitano l'utilizzazione degli acidi grassi liberi da parte del
cervello che trasforma la sua fonte
energetica
utilizzando per l'80% del suo metabolismo i corpi chetonici;
- i corpi chetonici circolano liberamente nell'organismo fornendo
energia, infatti non hanno bisogno di proteine vettrici e penetrano
liberamente nelle membrane cellulari.
Ai fini della sopravvivenza pertanto, la formazione di corpi chetonici
assume un aspetto altamente positivo. Essi diventano infatti
l’unica fonte di energia per il cervello e gli consentono di
funzionare bene anche quando il glucosio non è
più
disponibile, sia per un lungo digiuno, sia per
un’insufficiente
introduzione alimentare come succedeva in passato durante i periodi di
carestia.
In più i corpi chetonici consentono all’organismo
di
adattarsi meglio a questa nuova situazione. Essi, infatti, hanno un
effetto anoressizzante ed euforizzante.
Ecco spiegato perché in molti casi chi digiuna non ha fame
ed è ottimista.
Per cui l’assenza assoluta dei carboidrati dalla dieta
provoca
inevitabilmente l’attivazione della via metabolica
alternativa
con l’esito finale della produzione dei corpi chetonici.
Situazione che si verifica nei bambini quando digiunano in seguito ad
uno stato patologico, o negli adulti in particolari condizioni. |
Da ciò si può concludere
che il digiuno proteico permette
di utilizzare a pieno l'energia del tessuto adiposo, riducendolo, senza
intaccare la massa magra.
Perché i muscoli non vengono intaccati nella NEC?
Se
l’organismo può attingere più
facilmente dalle
proteine piuttosto che dal grasso endogeno per produrre energia, come
mai la massa magra non viene utilizzata per questo scopo?
Nella NEC la
somministrazione continua di proteine sottoforma di
aminoacidi essenziali assorbibili inducono l’organismo ad
attingere direttamente dai grassi di deposito.
Le sostanze
proteiche, contenute in forma liquida all'interno di una
piccola sacca, vengono introdotte direttamente nello stomaco del
paziente attraverso un sondino naso-gastrico trasparente di soli 2
millimetri di diametro.
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La somministrazione della soluzione
proteica deve essere lenta e continua. A ciò provvede una
piccola pompa computerizzata che spinge le proteine contenute nella
sacca attraverso il sondino. In tal modo il paziente è
alimentato, conserva le sue energie, non avverte la fame e dimagrisce
perdendo il grasso di deposito e conservando l’efficacia
della
muscolatura. La NEC è un trattamento assolutamente indolore.
Come rilevato dai pazienti già trattati, il fastidio
provocato
dal sondino è minimo e solo iniziale. La pompa e la sacca
sono
facilmente camuffabili e trasportabili in una borsa o in uno zainetto.
Il sondino è trasparente e poco vistoso, quindi durante il
trattamento il paziente conduce una normale vita relazionale. Lavora,
studia, dorme, fa la doccia, ma assolutamente non mangia, ma
può
- e deve - bere liquidi non zuccherati. Durante il primo periodo di
trattamento che ha una durata di 10 giorni il Paziente perde
massimo circa l’1 % al giorno del peso corporeo. Segue un
breve
periodo di dieta alimentare controllata, il cui scopo è
quello
di mantenere i risultati raggiunti (durata 7 giorni). Nel secondo
periodo il paziente può riprendere il trattamento con il
sondino
che consente di perdere massa grassa pari a circa il 6 - 8 % del peso
corporeo in altri 10 giorni di trattamento. Al termine del primo mese o
poco più di trattamento il paziente può perdere
un totale
di 14 - 17 Kg, eliminando esclusivamente massa grassa e mantenendo una
perfetta forma fisica. La letteratura scientifica è concorde
nel
dimostrare come, la Nutrizione Enterale Proteica è la
più
tonificante e rapida terapia dimagrante utilizzabile da tutti coloro
che hanno dal grande al piccolo eccesso di peso. Non ha particolari
controindicazioni, ad esclusione dei soggetti che soffrono di
insufficienza renale. |
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